Innovation Manager e voucher per l’innovazione: istruzioni per l’uso (parte prima)

Dalle ore 10:00 di oggi 27 settembre 2019 è aperto il termine per presentare al Ministero dello Sviluppo Economico le istanze di iscrizione nel nuovo “elenco Mise” dei cosiddetti Innovation Manager, cioè i Manager qualificati della cui consulenza specialistica le imprese potranno avvalersi beneficiando, a domanda, del contributo a fondo perduto in forma di voucher per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale.

Seguiremo, con le nostre ISTRUZIONI PER L’USO, il percorso di questa agevolazione nella sua disciplina normativa e nella sua applicazione pratica, ad oggi tutte da esplorare in un quadro regolatorio in fase di completamento. E’ di poche ore fa la notizia (e la pubblicazione nel sito del MISE) del decreto che regola la presentazione delle domande per la concessione del Voucher, e ce ne occuperemo a brevissimo.

Prima, però, facciamo il punto: cos’è il Voucher per l’Innovazione? Chi sono gli Innovation Manager? Chi può chiedere il contributo?

A queste domande diamo risposta in questa prima puntata del nostro manuale di istruzioni. Analizzeremo, nelle prossime puntate, i requisiti dei consulenti, le attività che possono essere finanziate, modalità e tempi delle domande di voucher, ma anche aspetti più trasversali, quali sono quelli connessi alla natura del rapporto tra impresa e manager, agli obblighi delle parti, alle responsabilità, ai benefici.

 

Cos’è il Voucher per l’Innovazione?
Con la legge di bilancio 2019 (art. 1 commi 228, 230, 231 L. 30 dicembre 2018, n. 145) è stato previsto un contributo a fondo perduto, nella forma di voucher, per l’acquisto di prestazioni consulenziali di natura specialistica, finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Per tale fine il Governo ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, un fondo con una dotazione pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020, 2021.

 

Chi può beneficiare del Voucher?
Possono richiedere il voucher le imprese che, sia alla data di presentazione della domanda, sia alla data di comunicazione dell’ammissione al contributo, sono in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 2 del Decreto Mise 7 maggio 2019; in particolare:

  • devono qualificarsi come micro, piccola o media impresa secondo la normativa europea, indipendentemente dalla forma giuridica, dal regime contabile adottato e dalla modalità di determinazione del reddito a fini fiscali;
  • non devono rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’art. 1 del Reg. UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013;
  • devono avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio territorialmente competente;
  • non devono essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma II, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e devono risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  • non devono essere sottoposte a procedura concorsuale e non devono trovarsi in stato di fallimento, o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non devono aver ricevuto o successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Inoltre possono beneficiare del contributo anche le imprese che, in possesso dei requisiti di cui sopra, sono aderenti ad un contratto di rete, a condizione che tale contratto si configuri come una collaborazione effettiva e stabile e preveda nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal piano nazionale di impresa 4.0, e o lo sviluppo di processi innovativi in materia di organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

 

Quali sono le spese ammissibili?
L’art. 3 del Decreto Mise 7 maggio 2019 specifica che sono ammissibili le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato ed indipendente, inserito temporaneamente nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete con un contratto di consulenza non inferiore a nove mesi, al fine di indirizzare o supportare i processi di innovazione e trasformazione tecnologica e digitale.

Il manager qualificato deve essere iscritto nell’apposito elenco istituito presso il Mise, previa apposita domanda. Possono iscriversi nell’elenco anche le società operanti nel settore della consulenza, indicando al massimo dieci nominativi di manager in possesso dei requisiti.

 

Quali sono le regole per l’iscrizione nell’Elenco dei Manager Qualificati e delle Società di Consulenza?
Secondo quanto stabilisce il Decreto Mise 7 maggio 2019 possono presentare domanda di iscrizione all’elenco le persone fisiche che, al momento della presentazione della domanda, siano accreditate negli albi o elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso Unioncamere, presso associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali; ovvero siano accreditate negli elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso le regioni ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari con finalità analoghe a quelle previste dal Decreto.

Il Decreto prevede inoltre che possano presentare la domanda i centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0, i centri di competenza ad alta specializzazione, gli incubatori certificati di start-up innovative.

Con il Decreto Direttoriale del 29 luglio 2019, il Mise ha specificato modalità e termini per la presentazione delle domande di iscrizione all’elenco: la presentazione può avvenire esclusivamente tramite procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Voucher per consulenza in innovazione” dal sito web del Ministero, dalle ore 10:00 di oggi 27 settembre 2019, alle ore 17:00 del 25 ottobre 2019.

 

A quanto ammonta il contributo?
Per le imprese che rientrano nella definizione di micro e piccola imprese, il contributo è riconosciuto in maniera pari al 50 per cento delle spese ammissibili, come indicate all’art. 3 sopracitato, nel limite massimo di 40.000 euro.

Per le imprese medie, il contributo è attribuito nella misura pari al 30 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo di 25.000 euro.

Qualora la domanda sia presentata da una rete di imprese, il contributo è in ogni caso fissato in misura pari al 50 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo complessivo di 80.000 euro.